Chiesa di Sant'Antonio da Padova a Pescina
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Comune: Pescina
Come arrivare: A24/A25 RM-PE uscita Pescina da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ A25 direzione Roma uscita Pescina
Notizie: Le prime testimonianze documentarie della presenza francescana a Pescina risalgono alla fine del Duecento ma nella città, da subito indicata come capoluogo della Custodia Marsicana, sicuramente esisteva un cenobio già nella prima metà del secolo. Della chiesa originaria a navata unica con coro a terminazione piatta si conserva il portale a tutto sesto sormontato dallo stemma dei conti di Celano, probabili committenti della fabbrica; nella lunetta è visibile un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna con il Bambino tra San Francesco e San Bernardino. Fra il 1640 e il 1648 l'architetto Giovanni Canale detto Artusi (Pescina 1610-Roma 1676), allievo del Bernini, trasforma la chiesa medievale, conferendole l'aspetto barocco che conserva ancora oggi. A Pescina si utilizza la stessa iconografia di base messa in opera nella chiesa francescana di Celano; la navata è composta da due campate coperte a volta lunettata, precedute da un endonartece o loggia per l'organo e concluse da un vano cieco più stretto, oltre il quale aprono lo spazio quadrangolare con cupola emisferica ed il coro rettangolare schermato dall'altare maggiore. La decorazione a stucco dell'interno è databile, per confronti stilistici, entro gli anni Trenta del Settecento ed è caratterizzata da alte paraste con capitello composito e da un'alta fascia con cornice aggettante, che fa da imposta per le coperture. Completano la decorazione gli stucchi degli altari laterali nei quali troviamo tele settecentesche come la Madonna invocata dalle anime del Purgatorio e la Madonna con il Bambino, S. Francesco e S. Domenico. In controfacciata sono ancora visibili tracce di un affresco del XVI secolo raffigurante la Presentazione di Gesù al Tempio, opera firmata dal frescante Michele da Tione (MICHELEUS THIONENSIS PINGEBAT). Il convento, che nel corso dei secoli ha subito molte modifiche, oggi ospita il Centro Studi Siloniani.
Informazioni: Municipio tel. 0863-842847
Stato di agibilità: Agibile