Nino Giuseppe Critelli
Barete (AQ)
Barete
Piccolo centro sulla strada che conduce dall'Aquila per il lago di Campotosto, Barete si trova sul limitare del parco nazionale del Gran Sasso. All'epoca dei romani era una rinomata terme ed era conosciuta come Lavaretum. Nel corso dei secoli il paese ha avuto diversi nomi, Lavareta, Castrum Labareti, Capite Amiterni. Probabilmente nel periodo romano appartenne alla prefettura Amiterninae e, per la presenza sul territorio di acque acidule, in epoca romana era una stazione termale frequentata dagli abitanti di Amiternum. Il comune, che comprende un gruppo di piccoli paesi, conserva ancora un aspetto caratteristico: merita attenzione la chiesa di San Paolo che ha all’interno due acquasantiere ricavate da capitelli romanici e resti di affreschi. Tra le emergenze turistiche spicca la chiesa di S. Antonio Abate dalla facciata rettangolare con portale del 1595
Barrea (AQ)
Barrea
Il paese è posto su uno sperone delle Gole del fiume Sangro, in posizione dominante sull'omonimo lago artificiale. Il lago, creato con uno sbarramento nel 1952 ha sommerso, in corrispondenza dell'antico 'riposo' nel tracciato del tratturo, i ruderi dell'Abbazia benedettina di Sant'Angelo di Bareggio del VII sec. La sottrazione di fertili terreni all'agricoltura ed ai pascoli è stata compensata dalla produzione di energia elettrica e dalla valorizzazione turistica dello specchio d'acqua; infatti il lago è meta di molti uccelli migratori quali il germano reale, lo svasso, il tuffetto, la folaga, il piro. L'Antico borgo medievale, ha sulle gole una costruzione fortificata detta 'studio', antico luogo di raccoglimento dei monaci della valle, costruito dal monaco benedettino Padre Azzone nel 1081, dopo le scorribande dei Saraceni. Nella parte più alta del paese si trova un castello del XII sec. Nel 1496 il feudo fu ceduto alla famiglia D'Albico. Il paese, ritenuto inespugnabile, era chiuso da due porte di difesa. Un'antichissima necropoli scoperta sulle rive del lago, testimonia le origini sannite del borgo.
Atessa (CH)
Atessa
Questo paese, nella bassa valle del fiume Sangro, si trova disteso su due colline da cui si può ammirare sia il mare Adriatico che la Maiella. Si narra che Atessa sia nata dalla fusione di due centri, Ate e Tixe, che nei tempi andati erano divisi da una valle dove albergava un drago che fu sconfitto da San Leucio. Leggende a parte di Atessa si hanno notizie certe a partire dal Medioevo. Col nome di Ate-Tixe era però nota sin dall'epoca dei romani. Negli ultimi decenni Atessa ha conosciuto uno sviluppo economico di una certa entità tanto da passare da centro prevalentemente agricolo a zona ad alta industrializzazione come testimoniano le aziende del calibro di Sevel ed Honda.
Arielli (CH)
Ari (CH)
Ari
Questo piccolo centro, posizionato tra i due torrenti Valle Cupa e Turri, è caratterizzato da un'economia agricola dove spicca soprattutto la produzione del vino. Nella sua storia Ari è stata sotto il dominio degli Orsini e quindi della città di Lanciano. La prima menzione del paese è relativa alla chiesa San Pietro di Ari, compresa nei possedimenti della chiesa di S. Liberatore a Majella. Di vocazione agricola, il paese posto su una collina tra i torrenti Turri e Valle Cupa, è circondato da vigneti e da frutteti. Meritano particolare attenzione il palazzo Orsini e la Chiesa della Madonna delle Grazie che conserva all'interno una statua lignea risalente al periodo medievale, raffigurante la Vergine con il Bambino.
Archi (CH)
Archi
Il comune è adagiato su uno sperone roccioso che domina sia la Valle dell'Aventino che la Val di Sangro. Il paese è nato nel periodo medievale quando divenne un borgo fortificato (è ancora visibile la cinta muraria) e fu feudo di grandi famiglie come i Corona ed i Carafa. Il centro si è costituito come borgo fortificato intorno al 1200. Per anni ha rappresentato un importante punto strategico e, insieme a Roccascalegna e a Casoli, una struttura difensiva. Fu per anni feudo di Del Balzo, dei Cantelmo, dei Corona, dei Carafa. Disteso sulla cresta di uno sperone, il paese, posto lungo gli itinerari dell’olio, per la sua produzione di notevole qualità, conserva ancora degli elementi che consentono di riconoscerne il carattere medievale
Ateleta (AQ)
Ateleta
Il paese è situato a pochi passi dal confine con il Molise, sopra la piana di Roccaraso. Il comune ha due secoli di vita ed è stato completamente ricostruito dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. Il nome del borgo voluto da Gioacchino Murat segnifica privo di tasse. Da visitare il vicino villaggio di Carceri abbandonato dai suoi abitanti dopo un violento terremoto di oltre cinque secoli fa. Il nome del paese, che ha la particolarità, ritenuta di buon auspicio, di poter essere letto da sinistra a destra e viceversa, significa esente dalle imposte. Infatti al tempo di Gioacchino Murat, il Commissario ripartitore dei tre Abruzzi, Giuseppe de Thomasis di Montenerodomo, incentivò la costituzione di un unico nucleo abitato, concedendo alle famiglie che abitavano nei casolari sparsi, il privilegio, durato diversi anni, dell’esenzione dai tributi.
Arsita (TE)
Arsita
Arsita con un'altitudine di metri 470 ed una popolazione di 1030 abitanti,é situato nell'alta Val di Fino. Il paese è immerso nei boschi in una bella posizione panoramica. Una curiosità storica: Arsita, sino ad un secolo fa, veniva chiamata Bacucco. Paradiso per i free climbers che trovano nella località Inferno Spaccato il posto ideale per praticare attività sportiva, il paese posto in posizione panoramica nei pressi del Gran Sasso, è sorto nei pressi di un sito archeologico romano, del quale non restano molte testimonianze. Conserva oggi il suo assetto medievale; sono infatti da visitare i ruderi dell’antico castello del XVI secolo, appartenuto ai Bacucco. Merita particolare attenzione il mulino Di Francesco posto lungo l’antico “Sentiero dei Mulini”.
Acciano (AQ)
Acciano
Il piccolo paese è arrocato sulla montagna che dà sul fiume Aterno con un suggestivo fondale naturalistico, del Parco regionale del Sirente-Velino, il paese conserva la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Lorenzo, a tre navate, con un notevole portale rinascimentale datato al 1534, con una lunetta ad affresco. Pregevole è anche il battistero. Da visitare è anche la fontana rinascimentale costituita da una vasca a forma di elle rovesciata e all’interno due mascheroni in pietra. Nelle frazioni di Beffi e di Roccapreturo possono essere visitati i resti degli antichi borghi medievali. Di origine longobarda, Acciano conserva, nelle vicinanze del centro urbano, case fortificate di origine medievale. Il borgo, nel XIV secolo fu donato da Carlo III di Durazzo al fratello del vescovo dell'Aquila.
Avezzano (AQ)
Avezzano
Avezzano è il comune più grande della Marsica e negli ultimi anni ha spesso lottato per diventare provincia. Il centro è a carattere prevalentemente industriale e commerciale ma è molto sviluppata l'agricoltura e l'industria agro-alimentare (patate, barbabietole e carote). La città è però al passo con i tempi come testimonia la presenza nei pressi del comune del centro di Telespazio, uno dei più importanti luoghi di telecomunicazioni al mondo. L'attuale struttura urbanistica di Avezzano è relativamente recente per il terribile terremoto del 1915 che distrusse quasi completamente la zona. L'origine della città risale ad oltre due millenni fa quando si chiamava Avezzanum. Nel Medioevo fu dominata dai Normanni e nel periodo rinascimentale fu feudo di famiglie blasonate tra cui citiamo i Colonna e gli Orsini. In questo periodo fu costruito il Castello. Nel 1800 il centro si sviluppa notevolmente ma la svolta arriva ai primi del 1900 con la bonifica del Fucino.