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Pettorano sul Gizio
Arroccato su uno spuntone calcareo, lambito ai lati dal fiume Gizio e dal torrente Riaccio, rappresenta da sempre il baluardo meridionale di accesso alla Valle Peligna. La sua vocazione difensiva è testimoniata dal castello con il mastio di epoca longobarda e dalla cinta muraria che circonda l'intero abitato. Con la signoria dei Cantelmo raggiunse il massimo fulgore, come dimostrato dal palazzo Ducale, ora sede della residenza municipale, e dal suo cortile con al centro la bella fontana seicentesca in pietra. Interessanti le chiese (di S. Dionisio, il Convento dei Carmelitani e il Santuario di S. Margherita), i molti palazzi (Croce e Barocco o Costaldina) e le cinque porte nella cinta muraria (S. Nicola, Cencia, S. Marco, del Mulino, Santa Margherita).