Chiesa di Santa Maria della Misericordia a L'Aquila
Chiesa di Santa Maria della Misericordia
Comune: L'Aquila
Come arrivare: A24 RM-TE uscita L'Aquila da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila
Notizie: La chiesa di S. Maria della Misericordia fu edificata nella prima metà del Cinquecento, a seguito di un evento miracoloso legato all'immagine della Vergine omonima. I lavori di costruzione della chiesa della Misericordia ebbero inizio nel 1528 e furono condotti da mastri muratori di origine lombarda. Nel novembre del 1531 la chiesa era ultimata nelle strutture murarie; mancavano solamente le rifiniture interne e l'apparato decorativo che saranno realizzati di lì a pochi anni. Nel 1534, da un atto di convenzione del notaio Cherubino da Collebrincioni, si ha notizia della realizzazione di un tabernacolo ligneo intagliato, opera di Paolo di Marino di Barete e l'anno successivo si porrà mano alla decorazione della cappella principale della chiesa, nella quale era conservata la miracolosa immagine della Vergine della Misericordia. In concomitanza con gli interventi decorativi che dovettero snodarsi per tutto l'arco della prima metà del Cinquecento, nel 1539 viene costruito il campanile della nuova chiesa, intervento con cui si chiude la fase costruttiva cinquecentesca. Allo stato attuale la chiesa si mostra nella sua veste barocca, frutto degli interventi settecenteschi che lasciano scorgere, però, ancora le linee dell'impianto cinquecentesco. La prima chiesa era composta dall'unica navata che nella zona presbiteriale si apriva nelle due cappelle laterali a profilo poligonale, chiuse nel settecento da murature di tamponamento, ma ugualmente accessibili dai locali retrostanti.
Nella cappella di sinistra sono ancora visibili alcuni affreschi che l'Antonini ha erroneamente ricondotto all'intervento dei pittori Giovan Francesco delle Palombelle e Marimpietro di Giovan Marino Ciccaroni. È noto infatti che i soggetti rappresentati dai due artisti riguardassero scene relative alla passione di Cristo, mentre nella cappella sinistra, i dipinti da pochi anni restaurati, raffigurano temi legati alla Vergine, come l'Annunciazione e l'Incoronazione. L'ampia navata della chiesa cinquecentesca era coperta con la volta a botte lunettata, che ancora oggi si cela dietro le eleganti decorazioni a stucco settecentesche. All'esterno la facciata con il coronamento triangolare e il portale timpanato, testimoni del grado di maturità raggiunto dal linguaggio rinascimentale in ambiente aquilano, presenta un paramento in pietre da taglio interrotto dal rosone decorato nella cornice con ovuli, dentelli e fogliette realizzati nel 1566. Nell'arco della prima metà del Seicento, il grande fervore devozionale riservato fino al secolo precedente all'immagine della Vergine della Misericordia andò lentamente scemando finché, in concomitanza con la terribile epidemia di peste del 1656, l'olio santo delle lampade dell'altare della Misericordia non cominciò a produrre inaspettate e miracolose guarigioni che ingenerarono afflussi continui di fedeli e copiosi lasciti ed elemosine, utilizzate per il restauro della chiesa. Nel terremoto del 1703 la chiesa della Misericordia non dovette subire danni tali da richiederne una radicale ricostruzione. Ciò non impedì però che si intervenisse ponendo in atto un radicale ripensamento delle preesistenze cinquecentesche in accordo con la nuova sensibilità spaziale e decorativa barocca. Nell'intervento settecentesco, con la chiusura delle nicchie e il tamponamento dei varchi laterali delle due cellule spaziali del presbiterio, si è ottenuto un vano fortemente unitario con la sola articolazione absidale, rimarcata dall'arco trionfale. Il disegno delle pareti laterali è stato affidato ad una teoria di paraste corinzie ribattute, poste in corrispondenza dell'attacco dei lunettoni della volta sovrastante, ad inquadrare i sei altari laterali (tre per lato) incorniciati da gruppi di delicatissime lesene e controlesene che sorreggono una trabeazione curvilinea, affiancata da specchiature laterali. L'intera aula è fasciata da una trabeazione continua al di sopra della quale si aprono ampi finestroni rettangolari con timpano semicircolare a sesto ribassato e decorazione a stucco, composta da putti con ghirlande di fiori. Secondo l'Antonini la decorazione a stucco dei finestroni, molto ricca e fortemente chiaroscurale, è da ricondursi ad un precedente intervento seicentesco, sulla scorta delle somiglianze ravvisabili con opere del medesimo periodo. All'ultimo quarto del Settecento è invece da riferirsi la realizzazione degli attuali altari e della decorazione filiforme a stucco di gusto rococò che invade la volta dell'aula.
Informazioni: Curia Diocesana L'Aquila, tel. 0862/23165; Soprintendenza PSAE dell'Abruzzo tel. 0862-633212 Municipio tel. 0862-6451
Stato di agibilità: Inagibile