Pianella (PE)
Pianella
I primi documenti storici che riguardano Pianella all’anno 963 d.c., anno in cui Pandolfo, principe di Capua, decise la costruzione, sul tempio di Vesta, della Basilica di S. Maria Maggiore. Ma testimonianze autorevoli e i reperti litici, bronzei e ceramici ritrovati casualmente nel 1800-1900 fanno risalire le sue origini a molto prima del periodo medievale. Alcuni rinvenimenti di reperti risalenti al Neolitico suggeriscono la presenza nell’area di insediamenti umani già da quell’epoca. Sui resti della fortificazione Castrum Pianellae tra i fiumi Tavo e Pescara, sorge l’attuale città di Pianella che ha avuto una lunga e travagliata storia di attacchi, distruzioni e devastazioni. Nei secoli fu invasa e devastata dai Saraceni, poi fu possedimento dei Normanni, degli Aquaviva, degli Orsini. Nel 1458 Federico d’Aragona concesse alla città lo status di universitas. Nel 1522 Penne e Pianella diventarono feudi di Margherita d’Austria Farnese (Duchessa di Parma) alla cui famiglia rimase fino all’eversione della feudalità. Infine Ferdinando IV di Borbone assegna a Pianella il titolo di Città Regia. Il centro ha goduto nel seicento e nel settecento di notevole benessere economico come testimoniano i molti palazzi che portano il nome delle famiglie nobiliari dell’epoca: De Felice, Di Casale e Sabucchi, De Santis, Verrotti, Ferrara, Egizi, Babore.