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Nino Giuseppe Critelli

L'AQUILA

L'AQUILA

 

 L'Aquila, capoluogo della regione Abruzzo, con una popolazione di circa 70.000 abitanti, nacque solo nel XIII secolo, quando si pensò di unificare gli sparsi castelli della zona; nel 1254 fu fondata la città e si ottenne il riconoscimento giuridico dall'imperatore Federico II. E' certo che le sue origini furono più remote, essendo uno dei castelli sorti in posizione montuosa, quindi di maggiore sicurezza, durante le invasioni barbariche e dopo la distruzione di varie antiche città dei dintorni. Comunque la città che fece da centro a tutti i suoi dintorni, fu costruita con 99 piazze e 99 chiese, proprio per ricordare i 99 castelli che la fondarono. Grazie alle sue attività economiche nei settori tessile (lana, seta, telerie), artigianale (merletti), della produzione di zafferano e poligrafico fu il centro urbano più ricco del reame dopo quello di Napoli. La città odierna sorge su un rilievo alla sinistra del fiume Aterno, in un'ampia conca tra il massiccio del Gran Sasso e i monti d'Ocre, essa prende il nome dall'audace uccello che spazia al di sopra delle vette più. Tuttavia la voce toponomastica potrebbe rispecchiare il nome personale latino "Aquilius". La città è un centro commerciale per i prodotti della circostante regione agricola (fertile perchè irrigata dall'Aterno) e sede di industrie che operano prevalentemente nei settori tessile, meccanico, dei laterizi e del cemento. Nella zona del Gran Sasso e sull'altopiano di Rocca di Mezzo, attrezzati per gli sport invernali, è molto attivo e rinomato il turismo. Inoltre, il capoluogo abruzzese è sede di numerose università. 

 

Gagliano Aterno (AQ)

Gagliano Aterno

Situato nella valle subequana all'interno del parco del Velino-Sirente,il paese è dominato dal castello sorto nel XIV secolo. Il borgo conserva ancora i caratteri del villaggio medievale. Il paese era conosciuto con il nome di Gallianum ed a lungo è stato un possedimento dei Conti di Celano. Il paese conserva numerose testimonianze artistiche che meritano di essere visitate. Il Convento di S. Chiara sorge su un preesistente nucleo benedettino, antecedente il Mille. Passato alle clarisse subì dei rifacimenti nel corso dei secoli.

Fagnano Alto (AQ)

Fagnano Alto

: Posto all'interno del parco regionale del Velino-Sirente, su un colle che dà lo sguardo al fiume Aterno, il paese ha la caratteristica di essere in quattro agglomerati urbani ben distinti e separati. Nei secoli scorsi Fagnano Alto era conosciuto con il nome di Offagianum. il paese mantiene ancora parzialmente intatta la sua antica struttura. Il Comune è formato essenzialmente da agglomerati di abitazioni che conservano edifici degni di menzione: nella frazione Ripa la chiesa di S. Rocco conserva una terracotta dipinta del sec. XV, raffigurante la Madonna con il Bambino, mentre nella sagrestia è conservata una croce processionale opera della pregiata oreficeria sulmonese, databile al XIV secolo. Nella frazione Castello vi sono i resti di una cinta fortificata verosimilmente fondata dai Vestini.

Chiesa di San Filippo Neri a L'Aquila

Chiesa di San Filippo Neri

Comune:  L'Aquila
Come arrivare:  A24 RM-TE uscita L'Aquila da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila
Notizie:  La chiesa di San Filippo Neri, oggi adibita a teatro, si affaccia sull'omonima piazzetta di concezione barocca, collegata all'angolo Nord-Est di piazza Duomo dalla piccola via Cavour. Venne costruita nella prima metà del XVII secolo dai PP. Filippini per soddisfare l'esigenza di una nuova grande chiesa nella quale esercitare la propria azione pastorale; ciò in una fase in cui la Congregazione stava sviluppandosi rapidissimamente e la nascita di una nuova chiesa mirava non solo a rispondere alle normali esigenze di culto ma anche a testimoniare concretamente la vitalità della Congregazione e la grandezza del suo Fondatore. La costruzione dell'edificio fu iniziata nel 1637 e già nel 1651, non appena terminate le strutture essenziali, venne aperta al culto. I lavori continuarono piuttosto speditamente, lasciando però la facciata incompleta, come poi è rimasta sino ai nostri giorni; è ancora oggi possibile infatti rilevare l'assenza di rivestimento. San Filippo nacque come una delle sperimentazioni spaziali più caratteristiche dell'area aquilana seicentesca, intrisa di chiari riferimenti alla temperie culturale romana, come dimostra l'impianto distributivo, evidentemente mutuato dalle grandi chiese congregazionali romane della fine del XVI - inizi del XVII secolo.

Chiesa del Gesù o di Santa Margherita a L'Aquila

Chiesa del Gesù o di Santa Margherita

 

Comune:  L'Aquila
Come arrivare:  A24 RM-TE uscita L'Aquila da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila
Notizie:  La chiesa di Santa Margherita, conosciuta anche come chiesa del Gesù o dei Gesuiti, rappresenta uno dei principali esempi di innovazione tipologica prodotti nel corso del Seicento dall'opera degli Ordini nati dalla Controriforma. L'edificio, costruito nel 1636, rientra tra le prime fondazioni gesuitiche abruzzesi e costituisce l'unico modello di chiesa con annesso collegio ad essere sopravvissuto in quest'area. Esso fu realizzato seguendo una delle proposte progettuali elaborate dagli architetti dell'Ordine; purtroppo difficoltà di varia natura ne impedirono la conclusione. La facciata, come quella del San Filippo, si presenta rozza ed incompiuta, come incompleta risulta pure la zona absidale; il progetto originario prevedeva infatti una pianta a croce latina con transetti ed absidi. Lo stato di "non finito" del prospetto ha ormai assunto un suo valore urbano, integrandosi armonicamente con le architetture civili circostanti; su di esso risultano realizzati solo il portale a timpano e lo zoccolo sagomato alla base. L'interno, pur se privo dello spazio absidale in progetto, presenta comunque un certo carattere di monumentalità.

Chiesa dei Santi Massimo e Giorgio a L'Aquila

Chiesa dei Santi Massimo e Giorgio

Comune:  L'Aquila
Come arrivare:  A24 RM-TE uscita L'Aquila da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila
Notizie:  La cattedrale di San Massimo prospetta sulla principale piazza della città dell'Aquila, la cui denominazione, piazza Duomo, deriva proprio dalla chiesa. La facciata di San Massimo, assieme a quella della laterale chiesa del Suffragio, contribuisce in maniera sostanziale alla composizione della scenografia di questo importante spazio metropolitano. L'edificio sacro è in realtà dedicato ai Santi Massimo e Giorgio, per cui la corretta intitolazione comprende entrambi i nomi. Il Duomo aquilano si inserisce in quella nutrita serie di costruzioni che, nel corso del Settecento, furono sottoposte ad interventi di ristrutturazione, totale o parziale, sia in relazione ad un processo di rinnovamento del gusto architettonico in atto in quel periodo sia, soprattutto, a causa dei tremendi eventi sismici che, nei primi anni del secolo, colpirono l'Abruzzo ed in particolare i due centri di L'Aquila (1703) e Sulmona (1706). Nel caso della cattedrale di San Massimo si rese necessaria una quasi completa ricostruzione, avendo il terremoto del 2 febbraio 1703, e le conseguenti successive demolizioni, provocato la pressoché totale perdita della struttura interna, conservandosi unicamente parte delle duecentesche murature perimetrali, sul prospetto laterale destro, appartenenti al periodo di fondazione. Fu su tale spazio rettangolare che si sviluppò la riedificazione dell'edificio, che costituì uno dei primi cantieri cui si diede inizio nella generale ricostruzione del capoluogo abruzzese, attribuendosi alla Chiesa, e a quella cattedrale in particolare, un fondamentale ruolo guida nel contesto di questo delicato processo.

Chiesa di San Bernardino a L'Aquila

Chiesa di San Bernardino

Comune:  L'Aquila
Come arrivare:  A24 RM-TE uscita L'Aquila da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila
Notizie:  La basilica di San Bernardino si colloca fra le più importanti opere architettoniche realizzate nella città dell'Aquila durante la seconda metà del secolo XV. Il monumentale complesso fu costruito per volere di San Giovanni da Capestrano, discepolo ed amico di fra Bernardino da Siena, allo scopo di offrire una degna collocazione alle reliquie del Santo senese attraverso un'apposita cappella collocata nella sontuosa basilica all'interno della quale, nel 1472, furono trasferite le spoglie. Oggi la costruzione si presenta in una veste essenzialmente barocca, eccezion fatta per il giro murario perimetrale, con i suoi finestroni ogivali, per la torre a bifore e per la straordinaria facciata a coronamento orizzontale, costruita secondo la soluzione definitiva di Cola dell'Amatrice tra il 1525 ed il 1547. Questi ultimi furono, in sostanza, i principali elementi miracolosamente scampati al terremoto che nel 1703 colpì gran parte del territorio aquilano e che, pur arrecando seri danni all'edificio bernardiniano, non ne causò la completa distruzione. Così, come per il Duomo cittadino, anche per San Bernardino la celere ricostruzione barocca fu il risultato di quella vigorosa spinta alla riedificazione derivante dall'alto valore simbolico attribuito agli edifici ecclesiastici e ad una loro consequenziale funzione trainante in tal senso. Già dall'anno successivo al sisma, infatti, iniziarono a pervenire dalle province dell'Ordine sostegni finanziari per la riedificazione, che partì nel 1707, proponendosi come realizzazione prioritaria la ricostruzione della cupola, interamente crollata assieme alla navata centrale

Chiesa di Santa Maria della Misericordia a L'Aquila

Chiesa di Santa Maria della Misericordia

Comune:  L'Aquila
Come arrivare:  A24 RM-TE uscita L'Aquila da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila
Notizie:  La chiesa di S. Maria della Misericordia fu edificata nella prima metà del Cinquecento, a seguito di un evento miracoloso legato all'immagine della Vergine omonima. I lavori di costruzione della chiesa della Misericordia ebbero inizio nel 1528 e furono condotti da mastri muratori di origine lombarda. Nel novembre del 1531 la chiesa era ultimata nelle strutture murarie; mancavano solamente le rifiniture interne e l'apparato decorativo che saranno realizzati di lì a pochi anni. Nel 1534, da un atto di convenzione del notaio Cherubino da Collebrincioni, si ha notizia della realizzazione di un tabernacolo ligneo intagliato, opera di Paolo di Marino di Barete e l'anno successivo si porrà mano alla decorazione della cappella principale della chiesa, nella quale era conservata la miracolosa immagine della Vergine della Misericordia. In concomitanza con gli interventi decorativi che dovettero snodarsi per tutto l'arco della prima metà del Cinquecento, nel 1539 viene costruito il campanile della nuova chiesa, intervento con cui si chiude la fase costruttiva cinquecentesca. Allo stato attuale la chiesa si mostra nella sua veste barocca, frutto degli interventi settecenteschi che lasciano scorgere, però, ancora le linee dell'impianto cinquecentesco. La prima chiesa era composta dall'unica navata che nella zona presbiteriale si apriva nelle due cappelle laterali a profilo poligonale, chiuse nel settecento da murature di tamponamento, ma ugualmente accessibili dai locali retrostanti.

Chiesa di Santa Chiara a Gagliano Aterno

Chiesa di Santa Chiara

Comune:  Gagliano Aterno
Come arrivare:  A24/A25 RM-PE uscita Pratola Peligna-Sulmona/ seguire indicazioni per Raiano/ Molina/ Castelvecchio Subequo/ Gagliano Aterno da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ Pratola Peligna/ Raiano/ Molina/ Castevecchio Subequo/ Gagliano Aterno
Autore:  Giovan Battista Gianni
Notizie:  Il complesso monastico di Santa Chiara a Gagliano Aterno è certamente uno dei più antichi monasteri delle Clarisse nella regione. Esso dovette essere fondato tra il 1255, anno della canonizzazione di Santa Chiara, e il 1286, anno del documento di donazione da parte del vescovo di Valva, Egidio, alla badessa di S. Chiara (Bentivoglio, 1980). Il Chiappini (1926) sostiene, invece, che il convento fu fondato dai Francescani e ceduto alle Clarisse nel 1286. Esso, inoltre, compare qualche anno più tardi in un diploma di Carlo d'Angiò, datato 31 ottobre 1298. Questi elementi permettono di fissare la sua fondazione all'epoca di quella del monastero di Sulmona (1260-1269), al quale si collega anche per caratteristiche tipologiche e stilistiche. All'epoca della fondazione il monastero venne edificato fuori del borgo ma lo sviluppo successivo ha portato alla sua attuale collocazione al centro del paese. Il complesso, che è il risultato di continue modifiche ed aggiunte, presenta uno schema a blocco chiuso, articolato intorno ad un chiostro rettangolare sul quale si aprivano gli edifici destinati alla clausura; su uno dei bracci del cortile si trova la chiesa e la cappella interna delle monache.

Chiesa di San Giovanni Battista a Fagnano Alto

Chiesa di San Giovanni Battista

Comune:  Fagnano Alto
Frazione:  Campana
Come arrivare:  A24 RM-PE uscita L'Aquila Ovest/ proseguire lungo la SS 17/ poi SR 261 direzione S. Demetrio ne' Vestini/ Fontecchio/ Fagnano Alto/ Campana da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/ L'Aquila/ S. Demetrio ne' Vestini/ Fontecchio/ Fagnano Alto/ Campana
Notizie:  A Fagnano Alto, in località Campana, troviamo la chiesa settecentesca intitolata a S. Giovanni Battista, il cui impianto mostra una chiara derivazione dalle ricerche sperimentate dai più abili architetti nel corso del Seicento a Roma. A Campana, così come nella chiesa di S. Chiara a Penne e di S. Cristoforo a Moscufo, si adotta una pianta centrale, allungata nella direttrice dell'ingresso e movimentata dall'incasso di due cappelle aperte su ciascun lato lungo, oltre che dal coro. La copertura in S. Giovanni è a cupola ellittica con finestre, mentre a Penne troviamo una calotta ribassata e a Moscufo una volta a botte con lunette. La chiesa di S. Giovanni a Campana, databile al 1789, è l'esempio più tardo rispetto a Penne (1701) e Moscufo (ante 1769); il suo progetto si attribuisce all'architetto lombardo Giovan Battista Leomporri, il quale dimostra nelle opere realizzate sullo scorcio del XVIII, come la nota facciata del Suffragio a L'Aquila, tutta la suggestione ancora esercitata dal grande barocco romano del Seicento. Il Bartolini Salimbeni infatti (Bartolini Salimbeni 1998) rintraccia l'origine di tale tipologia a nucleo centrale nelle soluzioni progettate dal Borromini per la sagrestia di S. Agnese e per la cappella del palazzo di Propaganda Fide intitolata ai Re Magi, oltre che nella chiesa di S. Francesco di Sales, sempre a Roma, opera di Giovan Battista Contini (1642-1723).
Informazioni:  Municipio tel. 0862-86145 
 
Stato di agibilità:  Inagibile
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